Un pizzico di... Pepe, La rubrica a cura di Francesco Pepe

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Pagani
view post Posted on 4/3/2009, 12:53




Il dopo Paganese - Gallipoli

del 24.02.09


Prende il via una nuova rubrica di Paganese.it curata da Francesco Pepe. Buona lettura !!!

Sarò molto diretto in queste mie considerazioni. Non nascondo che avrei voluto inaugurare questa nuova rubrica di Paganese.it commentando un risultato positivo della compagine azzurrostellata, magari una vittoria di prestigio che avrebbe permesso alla squadra di Capuano di fare un altro passo in avanti in chiave salvezza e di preparare con più serenità ed entusiasmo l’imminente derby del "Lamberti" con la Cavese. I miei buoni propositi o migliori auspici che dir si voglia, abbinati ad una grande dose di innato ottimismo, sono naufragati al 37’ della ripresa quando Russo ha siglato la rete del 2-0 per il Gallipoli ricacciando definitivamente la Paganese in zona play out o giù di lì. Certo, la battuta d’arresto contro la capolista ci può stare ma ora è la posizione in classifica a preoccupare l’ambiente. I contemporanei blitz di Lanciano e Foligno ad Arezzo e Sorrento hanno di fatto spinto la magica stella sul ciglio dei play out. Tutto questo dopo quattro pareggi ed un successo. Davvero strano questo campionato. Un’altalena continua di emozioni, basta davvero poco per respirare e pochissimo per essere risucchiati nelle sabbie mobili. Contro il Gallipoli non ho visto la solita Paganese. Confusa e rimaneggiata la compagine cara al presidente Trapani ha consentito all’estremo difensore avversario di poter raccontare a parenti e amici una gita in Campania fuori programma. Mai pericolosa la Paganese, nessun tiro nello specchio della porta e sempre distratta in difesa con i soliti ed imbarazzanti errori su palla inattiva. In queste poche righe si concentra il quadro della situazione apparso al pubblico del "Torre" domenica scorsa. E’ pur vero che di fronte c’era la capolista del raggruppamento e che Capuano si è ritrovato a fare i conti con squalifiche pesanti e calciatori non al meglio perché debilitati dall’influenza. Sono attenuanti di un certo peso e che vanno evidenziate così come le difficoltà della Paganese nel calciare in porta. Non a caso il reparto offensivo degli azzurrostellati è il terzo peggior attacco del girone. Un motivo ci sarà. Andando a scorrere il curriculum degli attaccanti in rosa arriva puntuale una conferma corrispondente ad un mero dato statistico. Lasagna, Zarineh e Diogo sono alla prima esperienza in Prima Divisione, né tantomeno si sono segnalati in passato per le loro doti di bomber. Tutto questo mentre le altre concorrenti annoverano in rosa calciatori di spessore ed anche dai costi elevati che la Paganese non può certo permettersi. Allora cosa fare? Continuare a sperare in una Paganese generosa e combattiva e con un Diogo in più. Il brasiliano ha doti tecniche notevoli e che torneranno utili nel prosieguo della stagione. All’orizzonte c’è il derby contro la lanciatissima Cavese. Match particolare e dal risultato scontato, dice qualcuno. Non sono d’accordo, credo invece in una riscossa della Paganese, quella vera, tosta e gagliarda che ha messo paura a più blasonati avversari. In questo momento delicato restare uniti è l’imperativo categorico, sostenere la Paganese è un obbligo morale da ottemperare. Avanti verso la salvezza. Francesco Pepe - paganese.it
 
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Pagani
view post Posted on 4/3/2009, 14:46




Il dopo Cavese - Paganese

del 03.03.09

Ha ragione Ezio Capuano. Anch'io sono stufo di sentire complimenti e consensi per la Paganese ma di punti nemmeno l'ombra. Lo stesso clichè si è riproposto anche al "Simonetta Lamberti" dove gli azzurrostellati, ancora rimaneggiati tra infortuni e squalifiche, hanno tenuto testa alla Cavese in maniera impeccabile. Per buona parte della gara è stata proprio la formazione di Capuano a dettare legge sul manto erboso dell'impianto metelliano. Il tecnico salernitano aveva preparato la gara con i cugini blufoncè studiando tutto nei minimi particolari e variando anche qualcosa nell'assetto tattico. I risultati sono stati pregevoli fino alla ormai nota e tristemente famosa distrazione domenicale. Sta diventando quasi un assillo commentare il quotidiano patatrac di giornata. Il gol della Cavese è nato da una combinazione interminabile di errori azzurrostellati sui quali ancora una volta l'estremo difensore Pantanelli ha apposto la sua firma da protagonista in negativo. Non è la prima volta che capita in questa stagione. Le indecisioni del numero uno stanno diventando imbarazzanti, da Pantanelli ci si aspettava un contributo in termini di esperienza e sicurezza. Un apporto rimasto solo sulla carta e sul curriculum del portiere modenese. Perché non dare fiducia allora a Melillo ? Il ragazzo merita una chance e rappresenta un patrimonio della società cui è legato da un contratto biennale. Un po' di riposo del resto a Pantanelli non farebbe male. Altra nota dolente scaturita dal derby con la Cavese è stata la pessima direzione arbitrale del signor Giacomelli di Trieste. Una direzione di gara sui generis con ammonizioni dispensate a senso unico, addirittura dopo 30 secondi dal fischio d'inizio. Un gol annullato ed apparso regolarissimo che avrebbe cambiato il volto della gara. Anche su questo ci sarebbe tanto da dire. La rete di Imparato non è un episodio che lascia il tempo che trova come è stato forse troppo precipitosamente etichettato. E' un episodio chiave da valutare attentamente. Senza quello scippo chissà…………forse poteva finire diversamente. La Paganese è ora in piena zona play out e dovrà lottare non poco per tirarsi fuori. Non sempre però ci si può inventare qualcosa. Per fare il vino c'è bisogno dell'uva, ha detto Capuano. D'accordo, ma cominciamo eliminando qualche chicco troppo aspro. Francesco Pepe - paganese.it
 
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view post Posted on 13/3/2009, 15:57




Dopo la sosta

del 10.03.09


Non è stata una domenica come tutte le altre. Senza Paganese non si può stare, meno male che si trattava dell'ultima sosta. Ora si andrà avanti spediti fino al 17 maggio. Lì dovrà terminare il campionato dei ragazzi di Capuano, la coda dei play out non deve assolutamente interessarci. L'aperitivo propiziatorio con i soliti amici, l'attesa per il fischio d'inizio, gli occhi fissi sull'orologio sono riti o inconsapevoli abitudini che mi sono mancate tanto l'altro ieri. Forse non abbiamo sofferto, qualcuno potrebbe dire. E' vero ma non è stato facile neanche stavolta. Avrei preferito giocare e mettere alle spalle il derby degli scippi. Rivincita e riscatto sono solo rimandati di sette giorni. Ho provato allora ad impegnare il mio pomeriggio domenicale facendo calcoli o avventurandomi in tabelle assurde, compilate da tifoso e senza obiettività fino a quando un caro amico ha sostenuto con invidiabile self control e con un linguaggio tecnico o meglio ancora "aulico" di giocarci tutte le restanti dieci partite con il coltello tra i denti. Sono d'accordo, dieci finali di Champions League come afferma ormai da settimane il nostro Eziolino Capuano. Soltanto così garantiremo alla magica stella di poter brillare ancora nel firmamento della Prima Divisione. Vi assicuro che non c'è alcun patto scritto tra i collaboratori di Paganese.it quando sosteniamo insieme a gran voce la necessità di riempire il "Torre". Tra di noi c'è solo la tacita convinzione che con il pubblico in gran spolvero il traguardo è a portata di mano. Le alchimie tattiche e le scelte tecniche competono ad altri. Il fortino del "Torre" può però diventare l'arma in più, c'è da scommetterci. Inevitabilmente la mente corre allo scorso anno. Bastò davvero poco per dare la spinta giusta e cancellare in un colpo solo tutte le amarezze, le polemiche e le incomprensioni. Ora si ripresenta la stessa occasione con un vantaggio notevole. Da qui al termine ci saranno da giocare cinque partite davanti al pubblico amico. Nessuna scusa, nessun ritardo, nessuna critica. Tifo, sostegno, calore, applausi per i nostri beniamini e fischi per gli avversari di turno dovranno fare da corollario ad ogni gara interna della nostra Paganese. Si comincia con il Taranto, club blasonato ma alla portata degli azzurrostellati. Uno scontro salvezza da vincere ad ogni costo senza troppi calcoli. Uniti e compatti verso la meta. Questa salvezza va conquistata ed il "Torre" non può venir meno. Facciamolo diventare davvero il nostro fortino inespugnabile. Il futuro può essere ancora tutto azzurrostellato. Francesco Pepe - paganese.it
 
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view post Posted on 17/3/2009, 12:00




Il dopo Paganese - Taranto

del 17.03.09

Finalmente è stato sfatato il tabù "Marcello Torre". Sembra incredibile ma quello che è stato sempre ribattezzato come il fortino della Paganese stava per trasformarsi in una sorta di incubo da cui gli azzurrostellati si sono ripresi dopo più di tre mesi dall'ultimo successo interno. Tutto ciò è accaduto nella domenica più importante e delicata del campionato. Inutile nascondere che la gara contro il Taranto rappresentava un crocevia fondamentale nella corsa alla salvezza diretta da parte dei ragazzi di Capuano. Il primo ostacolo è stato superato non senza sofferenza. Il Taranto ha messo in campo un'ottima organizzazione di gioco, buona proprietà di palleggio e tanta grinta per interrompere il trend negativo lontano dallo "Iacovone". Di fronte però ha trovato una Paganese concentrata e vogliosa di riprendere la marcia giusta per giungere al traguardo atteso dall'intera tifoseria. Per vincere nel calcio così come nella vita c'è bisogno di una gran dose di coraggio, un'arma che non manca di certo ai nostri ragazzi ma soprattutto al loro condottiero Ezio Capuano. Alla lettura delle formazioni a tanti spettatori presenti è sembrata una follia snaturare il modulo tattico adottato finora. Invece no, bisognava osare. Capuano aveva promesso una squadra aggressiva ed a trazione anteriore che l'ha ripagato alla grande con tre punti preziosissimi per la classifica e per il morale. La gara con la formazione ionica lascia in dote al tecnico della Paganese indicazioni importanti per le prossime nove gare. Capuano può fare affidamento su di una squadra brava a cambiar pelle in corso d'opera, su un gruppo votato alla sofferenza e che segue alla lettera le indicazioni tattiche impartite da bordo campo. Il tutto contornato da un ritorno economico notevole per la società azzurrostellata a fine stagione. Domenica la Paganese è scesa in campo con due classe '88 (Diogo e Lasagna) ed un '89 (Iraci) più l'ingresso di Cucciniello ad inizio ripresa. Una politica che sta dando frutti concreti non solo in termini monetari che restano in ogni caso importanti per il futuro della Paganese. Questi ragazzi, sapientemente guidati dal nucleo degli esperti, regalano emozioni per lo spirito di sacrificio che non disdegnano mai nemmeno negli allenamenti e per l'ardore che mettono sul rettangolo verde ogni domenica. Insomma una domenica da incorniciare.
Finalmente abbiamo ammirato la tecnica sopraffina di Diogo, un brasiliano funambolico e guizzante che potrà dare una grossa mano alla Paganese. Sempre il suo zampino in ogni azione d'attacco, accelerazioni devastanti ed assist a grappoli. A ciò dobbiamo aggiungere la prima rete in assoluto in Prima Divisione per il gigante Zarineh. Un giusto premio per un calciatore che ha saputo aspettare il suo momento e che sta ritrovando la condizione ottimale. Anche l'esordio di Melillo non è passato inosservato. Sono stato subito d'accordo sul cambio tra i pali. Il ragazzo sannita è un patrimonio della società ed è stato giusto concedergli la chance che meritava ampiamente in un momento in cui Pantanelli aveva accusato l'ennesima battuta a vuoto. L'emozione di Melillo all'ingresso in campo, un Diogo super, la prima marcatura di Zarineh, l'esplosione di gioia del "Torre" che si è stretto attorno alla magica stella, l'esultanza sfrenata di Capuano e l'abbraccio con la Nord al triplice fischio, gli striscioni di commozione per la prematura scomparsa del tifoso della Nocerina, Vincenzo Salzano. Tutte istantanee di una domenica da incorniciare che non vivevamo da tanto, troppo tempo al "Torre". La Paganese aveva bisogno di un ambiente compatto che potesse spingerla a superare questo momento decisivo. Missione compiuta ma ora è vietato fermarsi. Contro il Lanciano attendo fiducioso una pronta replica. Avanti così verso la salvezza. Francesco Pepe - paganese.it
 
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view post Posted on 24/3/2009, 16:05




Il dopo Lanciano - Paganese

del 24.03.09


Missione compiuta per la Paganese. Allo stadio Biondi di Lanciano la compagine di Capuano strappa un pareggio importante in chiave salvezza ed in perfetta media con la tabella stilata per evitare i play out. In Abruzzo, al cospetto di una Virtus più esperta ma con poche idee, gli azzurrostellati hanno offerto la solita prova di carattere senza lesinare alcuna energia per portar via almeno un punto. Gara non bella quella del "Biondi". Poche emozioni, qualche fiammata da entrambi i fronti nella prima frazione e poi nulla più. In campo la Paganese è apparsa molto ordinata e compatta, caratteristica principale della formazione di Capuano. Certamente è inutile sottolineare che i problemi sono sempre evidenti soprattutto nella finalizzazione della manovra. In prima linea la compagine cara al patron Trapani non ha molte soluzioni anche se lotta fino alla fine. I pericoli apportati alla retroguardia del Lanciano si sono contati con il contagocce ed è davvero un peccato. L'assenza di uno stoccatore di livello si è fatta sentire anche contro la peggiore difesa del torneo come quella frentana. Resta questo grosso rammarico. La squadra azzurrostellata infatti ha registrato benissimo la difesa ed il centrocampo anche grazie alle nuove scelte tecnico tattiche dell'allenatore. In più stanno arrivando riscontri positivi domenica dopo domenica da quei calciatori arrivati in estate da semisconosciuti e che invece stanno dando un grossa mano in termini di grinta e spirito di sacrificio. Forse è proprio questo il segreto della Paganese versione 2008/09. Un gruppo coeso che lavora senza risparmiarsi mai e seguendo alla lettera i dettami di Ezio Capuano che anche a Lanciano ha saputo ricavare il massimo dai suoi pur tra tanti problemi che affliggono la rosa dal punto di vista fisico. Appare palese come alcuni calciatori stiano tirando la carretta fin dall'inizio della stagione e avrebbero bisogno di tirare il fiato. A tutti loro va il mio personale plauso per l'attaccamento alla maglia e per la professionalità che profondono sempre in ogni allenamento ed in tutte le gare. La Paganese però non ha un organico folto, sono solo venti gli elementi in rosa ed il famoso turn over non può trovare applicazione. A questi ragazzi la tifoseria e l'intera città tributerà tutti gli onori che meritano ma c'è bisogno di continuare a remare senza sosta per il bene della causa azzurrostellata. Il pareggio contro i rossoneri abruzzesi ha dato morale ed un'ulteriore spinta all'intero ambiente in vista della prestigiosa sfida contro i grifoni perugini. Ho elogiato l'intero collettivo come è giusto che sia. Personalmente però, non me ne vogliano gli altri calciatori, vorrei sottolineare la grande professionalità di giovani importanti come Melillo e Diogo. Anche a Lanciano hanno dimostrato di poter dire la loro in Prima Divisione. Il portiere beneventano sta rispondendo alla grande e senza alcun timore, da gran professionista. Del trequartista brasiliano ormai si è detto tutto. Ha una tecnica sopraffina e dei numeri d'alta scuola. Attendiamo fiduciosi il primo sigillo con la maglia della Paganese magari già a Perugia. Avanti verso la salvezza. Francesco Pepe - paganese.it
 
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view post Posted on 31/3/2009, 10:17




Il dopo Perugia - Paganese

del 31.03.09

Nella città del cioccolato la Paganese non si limita solo all’assaggio ma fa incetta di dolcezze per i suoi tifosi regalando a tutti noi una domenica da sogno, oltre ogni più rosea aspettativa. Fanasca e De Giosa allo scadere hanno spezzato le velleità di un Perugia grandi firme solo sulla carta. Di fronte ha trovato la solita Paganese operaia che raccoglie punti ed anche consensi come il suo tecnico. A Perugia gli uomini di Capuano hanno sfoderato la gara perfetta o quasi ma poco importa. Quella che conta sono i punti e da domenica sera la formazione azzurrostellata ne ha messi in cascina tre pesantissimi che valgono oro. Inutile nasconderlo a noi stessi. Il raziocinio ci impone di restare tranquilli e con i piedi ben saldi a terra. Giusto così ma non possiamo negare che siamo davvero di fronte alla svolta tanto attesa. Il prestigioso successo del "Curi" sarà difficile da cancellare per il blasone dell’avversario e per il palcoscenico in cui si è giocato. Se poi a questo aggiungiamo la terza vittoria stagionale lontano dal fortino del "Marcello Torre" il quadro è completo. Due trasferte contro avversari in lotta, come la Paganese, per evitare i play out hanno fruttato quattro punti, un carico notevole di entusiasmo ed hanno accresciuto la voglia e la consapevolezza che il traguardo tanto ambito, in fondo in fondo, tanto lontano non è. Capuano ha ragione quando parla di miracolo. La Paganese non ha un reparto avanzato completo. Solo Zarineh è una punta di ruolo, poi seconde punte ed un trequartista come Diogo prezioso sempre, anche nel far scorrere il cronometro e guadagnare il fallo decisivo per la rete della vittoria. In campo le motivazioni degli azzurrostellati hanno fatto il resto. Questa stagione che sta per volgere al termine ci lascerà un insegnamento fondamentale per il futuro del calcio nella nostra città. Il solco è stato tracciato con ottimi risultati e su questa scia bisogna proseguire. Il giusto mix tra gioventù importante ed esperienza immancabile, il tutto con la sapiente regia di un allenatore con la A maiuscola, potranno permettere alla Paganese di scrivere altre pagine indimenticabili della propria storia. In città si respira un’aria diversa, positiva, c’è fermento per tutto quello di buono che stanno facendo questi fantastici calciatori. I giochi però non sono ancora chiusi, guai a rilassarsi in un momento topico come questo. Adesso arriva il Pescara, bisogna conquistare l’intera posta in palio per la società e per i tifosi che non hanno potuto assistere al capolavoro umbro. Che peccato negare alla tifoseria la trasferta dell’anno, so solo che da domenica sera tutti noi che amiamo la magica stella siamo ancora più orgogliosi di essere rappresentati da questa “banda di ragazzini” che indossano la maglia della Paganese. Lottano fino alla fine senza alcun timore reverenziale verso nessun avversario, sono encomiabili per professionalità ed impegno, seguono alla lettera le direttive del loro “maestro”. Capuano sa cosa questo gruppo può dare e scaltramente resta sulla difensiva. Sarà anche un miracolo ma questi ragazzi, coperti alle spalle dalla vecchia guardia, rappresentano una splendida realtà. Ora il "Torre" può dare loro ancora un’ulteriore spinta. Un sostegno incessante contro il Pescara sarebbe decisivo per la conquista dei tre punti. E’ partito il countdown per la sfida contro i delfini... Avanti verso la salvezza. Francesco Pepe - paganese.it
 
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Pagani
view post Posted on 7/4/2009, 14:33




Il dopo Paganese - Pescara

del 07.04.09


A due giorni di distanza dal pareggio a reti bianche con il Pescara, non è sfumato il mio personale rammarico per quello che poteva essere e non è stato. Credo di interpretare il pensiero della stragrande maggioranza della tifoseria presente domenica scorsa al "Marcello Torre". Le contemporanee sconfitte interne di Foligno e Lanciano servivano soprattutto se abbinate ad un successo pieno degli azzurrostellati. Missione compiuta solo a metà. La Paganese non riesce a far propri i tre punti contro un Pescara deludente in tutto ma positivo solo nella mente del suo tecnico Cuccureddu. La squadra di Capuano ha sfoderato un’ottima prestazione, tenendo il pallino del gioco saldamente in pugno e non lasciando mai spazio agli attacchi adriatici. Peccato che l’enorme mole di gioco non abbia trovato la giusta finalizzazione sottoporta. Errori grossolani di Zarineh, Cucciniello e Iraci hanno mandato in frantumi la possibilità di raggiungere quota 37 in classifica. Troppi sprechi negli ultimi dieci metri lasciano l’amaro in bocca per una vittoria che sarebbe stata meritatissima. Certamente la sacrosanta espulsione di Zeytulaev ha facilitato il compito dei ragazzi di Capuano ma parlare di un pareggio come il risultato più giusto è eccessivo. Ho letto e sentito di tutto da sponda abruzzese nelle ore successive al triplice fischio finale del signor Merchiori che ha diretto egregiamente la sfida tra azzurrostellati e delfini. Episodi da moviola, comportamenti violenti di alcuni calciatori della Paganese con spintoni e minacce. Nessun accenno però da parte degli addetti ai lavori pescaresi al poco edificante post partita in cui i sostenitori ospiti si sono macchiati di vili atti di teppismo. Sinceri complimenti a tutti, con particolare riferimento a coloro che hanno gettato fango sulla nostra città, mortificandola gratuitamente anche con articoli pubblicati su quotidiani di un certo spessore. Questa analisi mi dà lo spunto per tracciare invece la maturità raggiunta dall’ambiente paganese e la passione dei tifosi azzurrostellati. Domenica il "Torre" era bello a vedersi, un sostegno incessante ha accompagnato la Paganese fino al rientro negli spogliatoi quando la delusione per la vittoria gettata alle ortiche ha lasciato spazio agli incoraggiamenti più veri per una squadra che non si risparmia mai. Ai calciatori nessuno potrà dire nulla, questo è un concetto che vado ripetendo da diverse settimane se non mesi. Resto sempre fermamente convinto anche che la salvezza diretta non possa in alcun modo sfuggirci. Non mi interessa nemmeno sapere quanti punti manchino per il traguardo stagionale. Mi piacerebbe solo trovare nell’ideale uovo pasquale un risultato positivo in terra pitagorica. La Paganese di Ezio Capuano può stupire anche in Calabria contro la capolista Crotone. Nel calcio non c’è niente di scontato e spero di ricevere l’ennesima conferma sabato prossimo intorno alle 17. Avanti verso la salvezza. Francesco Pepe - paganese.it
 
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view post Posted on 16/4/2009, 20:51




Il dopo Crotone - Paganese

del 14.04.09


Se a Perugia la magica stella aveva fatto incetta di dolcezze, a Crotone arriva il dono pasquale tanto atteso. Un punto importante al cospetto della capolista, un passo in avanti verso la salvezza e tanta fiducia per affrontare con il piglio giusto le ultime cinque gare del campionato. Ormai la macchina perfetta di Ezio Capuano funziona a meraviglia, gli ingranaggi sono oleati al punto giusto tanto da far saltare anche i piani della capolista. Allo stadio "Scida" in un clima intimidatorio fin dall'inizio gli azzurrostellati non hanno avuto alcun timore, respingendo senza affanni gli sterili attacchi pirtagorici e recuperando il match nella ripresa con il colpo di testa di Zarineh. Davvero una gran gioia per tutta la tifoseria vedere questo fantastico gruppo lavorare sempre con la stessa voglia, senza risparmiarsi mai. La nostra Paganese sta andando ben oltre la tabella di marcia stilata con il famoso "caro amico" di cui vi parlavo qualche settimana fa. Le scelte effettuate a gennaio stanno dando i loro frutti, i risultati premiano la lungimiranza della società e danno piena ragione a chi ha costruito questa squadra tra tante difficoltà. Forse proprio questo può dar fastidio agli avversari. Un gruppo così giovane e guidato da pochi esperti non avverte alcuna pressione anche sui campi più caldi. Chi è stato in Calabria sabato mi ha parlato di un clima infuocato già dall'arrivo del bus della Paganese. Minacce, insulti, spintoni hanno fatto da corollario al match per poi sfociare nella caccia all'uomo finale. Il parapiglia dell'andata ha scatenato un putiferio generale in cui chiunque indossasse un indumento della Paganese Calcio è stato selvaggiamente inseguito e malmenato. Semplicemente deprecabile e da condannare fermamente. Ma la Paganese è più forte anche delle botte da orbi ricevute a Crotone. Con la Ternana si presenta un'occasione importante per fare il grande passo verso il traguardo. Con l'aiuto della nostra Vergine del Carmelo conquistiamo i tre punti e poi via alla festa. Domenica prossima dopo lo "schizzo" tutti al "Torre" per regalarci un altro sfizio. Avanti verso la salvezza. Francesco Pepe - paganese.it
 
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Pagani
view post Posted on 21/4/2009, 09:16




Il dopo Paganese - Ternana

del 21.04.09

Mi aspettavo di vivere una domenica diversa fatta di fede, divertimento e Paganese. Non è stato così per vari motivi e i primi segnali li avevo avvertiti fin dalla prima mattinata. Da confratello dopo un anno di frenetica attesa ed in coincidenza con la sfida con la Ternana che poteva significare tanto in chiave salvezza, la mia domenica e quella del popolo azzurrostellato è volata via tra rimpianti e delusioni. La Vergine del Carmelo, rimasta confinata all’interno del barocco santuario per le avverse condizioni meteo, non ha potuto scortare la magica stella alla vittoria. Tradizione non rispettata se si pensa al trionfo di due stagioni orsono quando la Cisco Roma al Torre incassò ben quattro reti. Non so se i due momenti vadano di pari passo, d’altronde da cattolico praticante non potrei unire due fedi così distinte, religiosa e calcistica che però in talune circostanze possono anche avere aspetti in comune. Mi limito allora solo ad analizzare la prova contro le fere umbre. Mi dispiace per il buon Eziolino ma stavolta la “sua” Paganese non mi è piaciuta affatto. Partite decisive come quella con la Ternana si affrontano con ben altro spirito, la carica giusta non l’ho mai vista e per un motivatore come il nostro allenatore è imperdonabile. Certo, in campo ci vanno i calciatori ed ai nostri beniamini non risparmio grosse responsabilità nel mezzo passo falso interno. Disordinati e poco brillanti fin dall’inizio, gli azzurrostellati hanno avuto solo quel quarto d’ora di orgoglio e grinta che ha portato al gol del vantaggio ed ha mandato in bambola gli avversari. Poi nulla più. Troppo semplice recriminare per una vittoria sfumata a cinque minuti dal termine. La Ternana si è rivelata squadra organizzata e dalle innumerevoli energie fisiche e mentali. Il pareggio è stato senza dubbio il risultato più giusto. Anche alcune scelte di Capuano non mi hanno convinto appieno. Continuare a tenere Diogo in panchina ritengo che rappresenti un autentico suicidio. Il brasiliano è stato presentato come il gioiellino del mercato di gennaio ed ha confermato ampiamente sul campo le ottime referenze sul suo conto. Perché allora continuare a gettarlo nella mischia a gara in corso e non dargli fiducia dal primo minuto? La Paganese, è vero, ha risolto tante partite nella ripresa ma non sempre si può vanificare metà gara e trovare sempre il merito di raddrizzarla nella seconda frazione così come non mi spiego il cambio di Berardi per Cucciniello. Tatticamente non mi sembra che sia cambiato molto considerate anche le caratteristiche simili dei due calciatori. Maggior dinamismo lo si è avuto ma forse una spinta in più sulla fascia mancina con l’ingresso di Bacchi non avrebbe fatto male. Anche la sfortuna ci ha messo del suo. Chiavaro era pronto a rinforzare la difesa se Rigoni non avesse messo al centro il cross decisivo per una vecchia volpe come Tozzi Borsoi. In fin dei conti un altro piccolo passo verso la meta è stato fatto ma il discorso poteva essere chiuso con netto anticipo. Con maggior concretezza sottoporta (Pescara) e più abnegazione (Ternana) eravamo già pronti a togliere lo champagne dal frigo. Vorrà dire che attenderemo il Foggia per tarpargli le ali e brindare con i tre punti per la matematica salvezza. Adesso o mai più, non ho più voglia di fare calcoli, soffrire e mordermi le mani. Abbiamo intenzione di festeggiare tutti insieme domenica prossima……tempo permettendo. Avanti verso la salvezza. Francesco Pepe - paganese.it
 
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Pagani
view post Posted on 30/4/2009, 09:17




Il dopo Paganese - Foggia

del 28.04.09

Ancora una volta bisogna rinviare l'appuntamento con i tre punti e la matematica salvezza. Anche contro il Foggia grandi firme la Paganese si è dovuta accontentare del pareggio, risultato che sta stretto agli azzurrostellati. La squadra di Capuano infatti ha espresso un gran calcio mettendo sovente in difficoltà i quotati avversari. Riscattata la prova opaca di una settimana fa con la Ternana, la Paganese ha dominato in lungo ed in largo il match senza trovare, come al solito, lo spunto vincente sotto porta. Si continua a produrre un'enorme mole di gioco che non trova la giusta finalizzazione. Dispiace ma i numeri sono impietosi e parlano chiaro. La prima linea azzurrostellata è la peggiore del torneo ed un motivo ci sarà. Di fronte poi domenica ha eretto un muro anche il portiere ospite Bremec capace di interventi miracolosi che hanno consentito ai satanelli di uscire indenni dal "Marcello Torre". Non ha mai sofferto la formazione di Capuano, ha lottato su ogni palla ed ha profuso ogni energia per portare a casa i tre punti e regalare la gioia della salvezza a tutto l'ambiente. Mi ha fatto enormemente piacere notare una gran condizione atletica dell'intero gruppo ed una maiuscola prova di Imparato, troppo spesso bistrattato e riscattatosi con una prestazione super contro i dauni. La squadra c'è, è viva, ha bisogno solo di un pizzico di fortuna in più e di meno torti arbitrali. Voglio sperare in una giornata storta del fischietto lombardo e non nella classica sudditanza psicologica. Purtroppo però la sofferenza deve continuare a farci compagnia in queste restanti tre gare fino alla fine del torneo. Resto ottimista come sempre, confortato dalle risposte del campo che hanno allungato la striscia positiva degli azzurrostellati, giunti a ben sette risultati utili consecutivi. Anche il calendario, nonostante due match in trasferta, non mi sembra impossibile. Non ci resta che attendere la conclusione dei giochi, magari già domenica prossima a Sorrento e con anticipo rispetto alla tabella di marcia fissata con il "caro amico". In attesa di ricevere buone notizie dal "Campo Italia" si continua a remare verso il porto sicuro della salvezza. Francesco Pepe - paganese.it
 
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9 replies since 4/3/2009, 12:53   97 views
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